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Serie Crociera 1924: solo per viaggiatori d’alto mare

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Francobolli Crociera 1924

Solo per viaggiatori d’alto mare. I sette francobolli della serie Crociera 1924 erano nati come emissioni di posta ordinaria metropolitana, poi sono stati sovrastampati in occasione del viaggio della nave Italia in Sudamerica e posti sotto un vincolo molto singolare: dovevano essere utilizzati fuori dalle acque territoriali. Potevano quindi essere affrancati solo a bordo dell’imbarcazione che stava mostrando le meraviglie della manifattura italiana nei paesi dell’America Latina.

L’esposizione galleggiante del 1924

Presentata come spedizione commerciale per aprire nuovi mercati alle esportazioni italiane, la crociera della nave Italia, che si svolse nelle acque sudamericane tra febbraio e ottobre 1924, fu anche un’operazione di politica estera e diplomazia culturale del regime fascista. Registi furono Gabriele D’Annunzio e Benito Mussolini, che ne avevano delineato le direttive già dal 1922. La missione doveva diventare l’occasione per esporre i più rappresentativi prodotti dell’industria, manifattura e arte italiane, una sorta di Vittoriale galleggiante, capace di catturare l’interesse dei mercati latino-americani.

Manifesto Crociera italiana del 1924

Manifesto della Crociera italiana in America Latina, realizzato da Marcello Dudovich. Fonte: Catalogo generale dei Beni Culturali.

A bordo della nave c’erano i prodotti di industrie e manifatture italiane molto rappresentative, come le macchine per scrivere Olivetti, i ritrovati farmaceutici Carlo Erba, il cioccolato La Perugina, il fernet della Società Fratelli Branca, il torrone Sperlari e Stefano Pernigotti, il bitter di Campari Davide e Co., i liquori dei Fratelli Ramazzotti, i vetri artistici Cappellin Venini e della Cristalleria Murano, le armi da fuoco Beretta, i siluri del Silurificio italiano, le automobili Ansaldo e della Società anonima Fiat, le ceramiche delle manifatture Richard Ginori e Pozzi, le maioliche artistiche Giuseppe Cantagallo, i telefoni Siti, i tessuti della Società anonima Mariano Fortuny e i filati della Società italiana della viscosa. Accanto ai loro stand, erano presenti spazi dedicati all’arte, all’editoria, con focus sulle sezioni dannunziane e dantesche, alle Terre Redente, con mostre su Fiume e Zara, e all’esercito, dove un poco convinto Giovanni Agnelli acconsentì a mettere in mostra i tank d’assalto Fiat.

La visita ai padiglioni di questa ambiziosa fiera campionaria galleggiante era accompagnata dalle musiche eseguite da un noto trio dell’epoca, mentre in un locale cinematografico venivano proiettati film documentaristici. Tutto doveva esprimere sobrietà, eleganza e modernità, così da contribuire a rinsaldare i legami con le forti e benestanti comunità di emigrati italiani, potenziali clienti.

La serie Crociera 1924

A sottolineare l’eccezionalità dell’evento, arrivò l’emissione di una serie ottenuta sovrastampando “Crociera italiana 1924” su 100mila esemplari di francobolli da 10, 30 e 50 centesimi e su 25mila da una e due lire, tutti realizzati in diversi anni sotto il regno di Vittorio Emanuele III. La data di emissione, riportata per convenzione sui cataloghi, è quella del 16 febbraio 1924, ma non è del tutto esatta. La distribuzione dei francobolli avvenne infatti solo a partire dal 18 febbraio, dopo che la nave Italia salpò dal porto di La Spezia e oltrepassò le acque territoriali.

Francobolli serie Crociera 1924

I sette valori che compongono la serie di francobolli sovrastampati Crociera 1924

Questi francobolli potevano essere venduti esclusivamente durante la crociera e solo per la posta imbucata a bordo, corredata con lo speciale annullo dell’ufficio postale galleggiante. In realtà, secondo le testimonianze dei giornali filatelici italiani e sudamericani dell’epoca, i quantitativi messi in vendita a bordo dovettero essere alquanto limitati e destinati per lo più a personalità, funzionari e giornalisti. Gli altri passeggeri dovettero accontentarsi dei francobolli ordinari più comuni di cui il commissario di bordo disponeva normalmente.

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