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L’eredità aurea del Giubileo di Papa Giovanni Paolo II

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Le monete di Papa Giovanni Paolo II

Simbolo dell’ingresso nella salvezza e dell’offerta di un percorso di rinnovamento spirituale, la Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano verrà aperta da papa Francesco il 29 dicembre 2024 in occasione del Giubileo. La stessa porta, fatta realizzare da Papa Giovanni Paolo II, segnò l’avvio delle celebrazioni dell’Anno Santo 2000. La scelta della chiesa non è un caso: si tratta infatti di uno dei simboli più antichi e autorevoli della cristianità. Ed è anche il soggetto della prima serie di monete d’oro che il pontefice polacco fece coniare nel 1996, come testimonianza numismatica e tappa di avvicinamento a quello che è stato il più grande avvenimento spirituale di fine secolo.

Giovanni Paolo II e il Giubileo del 2000

Il Grande Giubileo del 2000 fu un evento di straordinaria importanza per la Chiesa cattolica. Papa Giovanni Paolo II, con la sua grande energia e la sua profonda spiritualità, seppe coinvolgere milioni di fedeli in tutto il mondo. L’apertura della Porta Santa a San Giovanni in Laterano segnò l’inizio di un anno di riconciliazione e perdono e il Pontefice lo definì un “momento di grazia” che avrebbe permesso alla Chiesa di entrare nel nuovo millennio con rinnovata fede e speranza.

A partire dal 1996, il Vaticano coniò quattro serie di monete d’oro, tappe simboliche di avvicinamento all’Anno Santo 2000. Ogni serie, emessa a cadenza annuale e costituita da due monete d’oro, rappresentava sul diritto l’effigie di Giovanni Paolo II volto a destra e rivestito delle insegne pontificali, accanto alla Porta Santa chiusa. Mentre il diritto era uguale per tutte le serie, il rovescio variava. Sulle monete da 100.000 lire erano raffigurate le quattro basiliche papali maggiori (San Giovanni in Laterano, San Paolo Fuori le Mura, Santa Maria Maggiore e San Pietro) e su quelle da 50.000 lire compariva la rappresentazione dei santi corrispondenti.

La Basilica di San Giovanni in Laterano

La Basilica di San Giovanni in Laterano è la chiesa madre della diocesi di Roma e la prima delle quattro basiliche papali maggiori. Situata sul colle del Celio, è la più antica e importante d’Occidente, rappresentando la residenza materiale della Santa Sede. Papa Giovanni Paolo II ha avuto un legame speciale con questa basilica, avendola visitata più volte durante il suo pontificato. Qui, in occasione del giubileo del 2000, fece costruire allo scultore Floriano Bodini una nuova Porta Santa che presenta una grande icona raffigurante la Madre con il bambino, il Cristo Crocifisso e lo stemma del Pontefice.

100.000 lire San Giovanni in Laterano

100.000 lire San Giovanni in Laterano, I serie Verso l’Anno Santo (Vaticano, 1996) – Oro 917/1000, peso 15 gr, diametro 28 mm

Il legame del Papa con la Basilica di San Giovanni in Laterano ha rafforzato il ruolo della stessa come centro di fede e di comunità per i cattolici di tutto il mondo. La bellissima facciata barocca XVIII secolo compare sul rovescio della moneta d’oro da 100.000 lire coniata nel 1966, consolidando il suo ruolo millenario nella storia della cristianità.

San Giovanni Evangelista e San Giovanni Battista

San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista sono i santi ai quali è dedicata la Basilica di San Giovanni in Laterano. Le loro raffigurazioni appaiono sul rovescio della moneta d’oro del 1996 da 50.000 lire emessa dal Vaticano. Qui le due figure religiose sono intente a pregare verso la croce che si erge al centro.

50.000 lire San Battista e San Giovanni

50.000 lire San Battista e San Giovanni, I serie Verso l’Anno Santo (Vaticano, 1996) – Oro 917/1000, peso 7,5 gr, diametro 23 mm

San Giovanni Battista, il precursore di Cristo, ha avuto un ruolo centrale nel contesto del Giubileo. La sua predicazione sul pentimento e sulla conversione rispecchia il messaggio del Giubileo stesso: un invito alla trasformazione interiore e alla riconciliazione con Dio. San Giovanni Evangelista, autore del Vangelo che porta il suo nome, rappresenta invece la proclamazione della buona novella, l’evangelizzazione e la testimonianza della fede. Nel contesto del Giubileo, la sua figura è un richiamo a diffondere il messaggio di Cristo nel mondo.

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