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Nella notte del 4 ottobre 1957 Radio Mosca interruppe i programmi radiofonici in onda per trasmettere un breve comunicato: «Il primo satellite artificiale della Terra è stato lanciato con successo dall’Unione Sovietica e ora gira attorno al nostro pianeta seguendo una traiettoria ellittica a una distanza dalla superficie terrestre di 939 chilometri. Il satellite ha forma sferica, un diametro di 58 centimetri, pesa 83 chili e porta a bordo un apparecchio trasmittente».
La piccola luna artificiale lanciata dal remoto cosmodromo di Bajkonur, nella steppa del Kazakistan, era stata battezzato Sputnik, che in russo significa letteralmente “compagno di viaggio” e indica la parola ‘satellite’. Era costituita da una sfera di metallo levigata del diametro di 58 cm e da quattro antenne radio esterne per trasmettere gli impulsi. Rimase in orbita solo 92 giorni, seguita con entusiasmo dall’attenzione dei media di tutto il mondo, ma rappresentò una conquista unica: dimostrò come fosse possibile inviare nello spazio apparecchiature in grado di operare e trasmettere informazioni e, soprattutto, diede inizio all’era spaziale.
Trent’anni dopo, lo storico traguardo fu ricordato con un nuovo primato, questa volta postale: nel 1987, proprio per celebrare la “baby luna”, l’Unione sovietica inviò 1.038 cosmogrammi (mille numerati da 1 a 1.000 e 38 contrassegnati da lettere dell’alfabeto) sulla base spaziale Mir. Era il primo messaggio ufficiale inviato dalla Terra a esseri umani in missione nello spazio.
Cosmogramma MIR (Unione Sovietica, 1987)
Le buste rappresentano i primi cosmogrammi ufficiali dell’Unione Sovietica. Furono affrancati con il francobollo da 10 copechi emesso per l’anniversario dello Sputnik e il 21 novembre 1987 furono inviati da Bajkonur nello spazio a bordo della navicella “Progress 33”, che effettuò l’attracco con il complesso orbitale Mir. Il 29 dicembre i cosmogrammi fecero ritorno sulla Terra a bordo della navicella “Soyuz Tm-3”.
Questi cosmogrammi, un documento unico e prezioso, sono corredate dai primi autografi ufficiali apposti nello spazio: quelli dei due cosmonauti Yuri Romanenko e Alexander Alexandrov. Sono corredate dall’annullo di Mosca con il giorno dell’anniversario dello Sputnik, quelli di partenza dal cosmodromo di Bajkonur e di arrivo ad Arkalyk, l’ufficio postale vicino alla località dove atterrò la navicella. Inoltre, sono il primo documento postale ufficialmente affrancato a bordo di una stazione spaziale, come mostra il timbro ottagonale.
Tra i tanti primati postali dell’invio del 1987 c’è infine anche quello di essere il primo documento postale trasportato da più vettori spaziali: il “Progress 33” all’andata e il “Soyuz Tm-3” al ritorno.
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