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Bolaffi ricerca in tutta Italia i due francobolli “non emessi” per il Trentino-Alto Adige

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La società Bolaffi, leader per il collezionismo dal 1890, ricerca in tutta Italia i due francobolli dedicati ad altrettante località del Trentino-Alto Adige la cui emissione – originariamente prevista per l’8 luglio scorso – è stata bloccata dal ministero delle Imprese e del made in Italy in seguito alle proteste suscitate dall’assenza, sulle vignette, della dicitura bilingue italiano-tedesco in conformità con quanto sancito dall’articolo 116 della Costituzione.

Appartenenti alla serie “Turistica-Patrimonio naturale e paesaggistico”, i due francobolli, rispettivamente dedicati ai gruppi montuosi del Catinaccio e del Latemar, riportano unicamente la dicitura italiana “Trentino-Aldo Adige”, ma non la corrispettiva tedesca “Südtirol”. Sul valore per il Catinaccio, inoltre, non compare neanche il nome tradizionale tedesco di Rosengarten, celebre a livello internazionale.

Bolaffi è venuta a conoscenza del fatto che, nonostante il blocco disposto dal ministero e attuato dal suo distributore Poste italiane, alcuni esemplari dei due francobolli sono stati comunque venduti in alcune località italiane e persino usati per affrancare la corrispondenza. Dalla data odierna la società è quindi ufficialmente impegnata nella loro ricerca, con l’obiettivo di acquisirli e proporli alla propria clientela di collezionisti, dal momento che rappresentano veri e propri francobolli “non emessi”, entrati però in circolazione. Altri casi simili del passato hanno acquisito nel tempo un importante valore storico e filatelico, e ancora oggi sono ambiti da migliaia di collezionisti.

Filippo Bolaffi, amministratore delegato di Bolaffi S.p.A., dichiara: «Come spesso accade nel mondo del collezionismo, è proprio l’errore umano a trasformare un oggetto comune in rarità. È il caso di questa vicenda, in cui il desolante pressapochismo di chi controlla le nuove emissioni ha dato origine a una bellissima storia filatelica, destinata probabilmente a occupare una casella importante nell’album. Il prezzo finale di questi francobolli dipenderà da quanti esemplari emergeranno, ma comunque, rispetto a un facciale di poco più di un euro, chi se li troverà per le mani avrà moltiplicato di centinaia di volte l’investimento iniziale».

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