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AM lire, le banconote dell’occupazione americana dell’Italia

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AM lire

Lo sbarco in Sicilia, il cui nome in codice fu “Operazione Husky”, è stata una delle principali azioni militari della II Guerra Mondiale, che contribuì al crollo del regime fascista e segnò l’inizio della liberazione italiana dalla forze di occupazione tedesche.

In questo contesto, le forze militari alleate emisero e utilizzarono la Allied Military lira (AM lira), una cartamoneta inconvertibile e intercambiabile con la moneta italiana. Il fine della nuova cartamoneta era inflattivo, per punire l’Italia fascista, e peggiorava lo stato monetario dei territori controllati dalla Germania. Oltre alla lira, alla AM lira e al dollaro statunitense, nei territori degli alleati circolava anche denaro stampato dalla British Military Authority. Nella Repubblica di Salò invece circolano altre banconote, emesse per volere di Mussolini.

Lo sbarco in Sicilia e il crollo della Germania nazista

Attuato a partire dal 9 luglio 1943, lo sbarco alleato sulle coste siciliane aveva l’obiettivo di aprire un secondo fronte continentale (dopo quello ad est) in modo da sconfiggere l’Italia ed aumentare la pressione sull’esercito tedesco.

Il primo obiettivo fu raggiunto nel giro di poche settimane, tant’è che il 25 luglio il Gran Consiglio del fascismo sfiduciò Mussolini e l’8 settembre il generale Badoglio firmò l’armistizio con le forze alleate. Nei piani di USA, URSS e Gran Bretagna, l’occupazione militare dell’Italia aveva anche lo scopo di conquistare il Mediterraneo, rendendo più sicuri e più agevoli gli scambi tra il Pacifico e l’Atlantico, e rappresentò il primo tassello di un percorso più ampio di occupazione del continente europeo.

Una volta allentata la tensione ad est infatti, l’Unione Sovietica poté iniziare una imponente azione controffensiva, che nel giro di poco più di un anno portò l’Armata Rossa ad occupare tutto l’est Europa. Parimenti, una volta occupata l’Italia, la Germania si trovò impelagata in una situazione militare compromessa. Sconfitta in Nord Africa, in ritirata dal fronte russo, impegnata a mantenere il controllo dell’Italia almeno fino all’altezza di Firenze. Questo grande sforzo bellico coincise con un allentamento del controllo nei territori francesi occupati ad inizio conflitto. Proprio per questo le forze alleate decisero di concentrare in quel punto (la Normandia) il loro sforzo per occupare anche da ovest il continente.

Questa strategia a tenaglia fu decisiva per gli esiti del conflitto, che si risolse con il suicidio di Hitler, avvenuto il 30 aprile 1945, e la successiva resa della Germania, firmata a Berlino l’8 maggio 1945.

AM Lire, le banconote militari d’occupazione

Con l’avvento in Italia delle forze alleate, furono messe in circolazione le cosiddette AM Lire (acronimo di Allied Military Currency), una valuta ideata e realizzata dall’AMGOT (Governo militare alleato dei territori occupati), l’organismo amministrativo militare che gestiva la presenza statunitense nei territori occupati, il cui cambio fu fissato 1 a 100, cioè 1 dollaro = 100 AM-Lire.

Serie di banconote AM lire

Serie di banconote AM lire (Allied Military Currency, 1943)

Alcuni tagli delle AM-Lire furono realizzati in due serie: una in versione bilingue italiano-inglese (tagli da 1, 2, 5, 10, 50, 100, 500 e 1000 lire) e una in versione esclusivamente in italiano (tagli da 5, 10, 50, 100, 500 e 1000 lire). Al verso delle banconote vengono riportate le quattro libertà fondamentali enunciate dal presidente americano Franklin D. Roosevelt il 6 Gennaio 1941, durante l’annuale Discorso sullo stato dell’Unione: libertà di parola, libertà di religione, libertà dal bisogno (“misure economiche che assicureranno a ogni nazione una vita di pace e prospera per i suoi abitanti”) e libertà dalla paura (“riduzione mondiale degli armamenti a un punto tale e in modo così completo che nessuna nazione sarà in grado di commettere un atto di aggressione fisica contro un vicino”).

Le AM lire continuarono a essere considerate moneta di occupazione fino al dicembre del 1946, quando, a seguito di accordi tra il governo americano e quello italiano repubblicano, furono equiparate alle banconote emesse dalla Banca d’Italia. Circolarono nel nostro Paese fino al 3 giugno 1950 quando andarono fuori corso e vennero ritirate. Con la nascita della Repubblica Italiana, iniziarono a essere emesse serie di banconote e biglietti di Stato in lire considerate tra le più belle del mondo, che per più di 50 anni, fino all’introduzione dell’euro, sono state una parte importante della nostra storia.

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